Tayim Restaurant
Caratterizzato da pannelli fluttuanti, tanti quante sono le leggi della Torah, diversi per forma, dimensioni e materiali, si piegano, si incastrano e si deformano adagiandosi al soffitto senza mai toccarlo, proprio come i cibi non devono toccare il suolo o altri oggetti per non essere contaminati. Imateriali, grezzi, non trattati, privi di forti colorazioni, perché, come è scritto nel testo sacro, è la preparazione degli alimenti naturali e puri ad avvicinare alla Santità
la grande valenza simbolica del progetto ha permesso lo sviluppo di una forte immagine architettonica, visibile anche dalla vetrata su strada, che catturerà il visitatore dal punto di vista emozionale e percettivo
responsabile di progetto:
arch. Andrea Lupacchini
progettisti:
arch. Marco Ciampa
arch. Luca Solazzo
Date
Febbraio 2013
Category
Architettura